FondsGoetheanum: Arti

 

« L’archetipo della musica si trova nel mondo dello spirito. Quando l’essere umano ascolta della musica, si sente bene, perchè questi suoni si accordano con quel che ha vissuto nel mondo della sua patria spirituale»

Rudolf Steiner

Ritrovare se stessi per mezzo della musica

La musica è un bisogno fondamentale dell’essere umano. Da sempre, in tutte le culture, attraverso i secoli, la musica ha accompagnato gli uomini e ha esercitato su di essi un’azione terapeutica. La musica accompagna gli avvenimenti più variati della vita.

La musica costruisce dei ponti tra l’interno e l’esterno, tra il mondo di qua e il mondo di là, tra “me” e “te”. Non è possibile coglierla fisicamente, ed è pertanto ben reale e questa doppia natura fa di lei una mediatrice tra il mondo terrestre ed il mondo spirituale. La musica possiede una realtà oggettiva che ciascuno può scoprire e provare soggettivamente.

Trovare tramite la musica la melodia della propria vita

L’essere umano sente già prima della nascita

L’orecchio è già formato a partire dal terzo mese di gravidanza, il senso dell’udito é già attivo. L’essere umano è in grado di sentire prima della nascita. Al momento di morire, il senso dell’udito è l’ultimo a spegnersi. E’ un ponte tra la nostra esistenza pre-natale e quella dopo la morte. Questo “ponte” lo conosciamo bene durante la vita di tutti i giorni.
Il nostro potere uditivo è più grande del nostro potere visivo. Siamo in grado di riconoscere dal rumore dei passi una persona conosciuta. L’udito non ci fornisce solamente il contenuto, ma pure “l’atmosfera” interiore di quello che è riferito. I “malintesi” spesso sono causati non solo dal semplice contenuto di quel che è affermato, ma dal “tono” e il modo in cui le cose sono dette e percepite, tanto da parte dell’oratore, che da parte della persona che ascolta.


Terapia musicale : io sono la musica

I musicoterapeuti lavorano tramite diversi fenomeni musicali, con le qualità sonore di diversi strumenti. Anche il modo “normale” con cui si suona uno strumento può possedere un’azione terapeutica. Un paziente che non aveva mai fatto musica attivamente fino ad allora e che si definiva piuttosto scettico verso la musicoterapia, durante la sua  terza lezione, pensava “ad alta voce sul vero senso del “fare musica”. Arrivò per finire a questa conclusione: “Il modo in cui i suoni emergono, dipende da me; io sono la musica... la musica, sono io.”


Diventare una parte di un grande insieme

Tramite la musica, l’essere umano può fare l’esperienza di far parte di un grande insieme, senza perdere malgrado ciò, il suo proprio valore. L’esperienza che può avere del proprio valore è rinforzata. Questa esperienza interiore del valore ha una grande importanza ugualmente nell’accompagnamento delle persone in fin di vita. Una paziente lo descrisse un giorno con queste parole: “Quando ascolto la musica, so che esisto e che sono più della semplice parte terrestre di me stessa e che, grazie ad essa, non sono sola.”

Regula Utzinger, musicoterapeuta

www.svakt.ch
www.atka.ch