
Sì, voglio contribuire ad un futuro diverso
Ad ognuno di noi, persone che si danno da fare con libertà e coraggio, è richiesto un impegno totale. Per la pace nel mondo, per superare i problemi economici, climatici, sanitari, sociali, ecologici. La vetta sembra insormontabile. In questa edizione del FondsGoetheanum prendono la parola i rappresentanti di iniziative audaci, mostrando il loro percorso in modo convincente e indicando un cammino verso un mondo futuro diverso, basato sulla libera iniziativa e sulla solidarietà. Queste realtà fanno parte del campo di ricerche antroposofico. Noi li incoraggiamo e li sosteniamo. Loro incoraggiano e sostengono noi. Con le vostre donazioni permettete a questo prezioso lavoro di ricerca di andare avanti.
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Edificare il futuro – con libertà e coraggio
La democrazia ha bisogno della nostra libertà. Essa si rivela sempre meno capace di operare per la pace nel mondo, ma anche di affrontare i problemi economici, climatici o sanitari. Si può forse arrivare a dire che la democrazia non è la panacea che risolve tutti i problemi di gestione della nostra società e che è necessario che essa evolva?
La risposta potrebbe sorprenderci, perché è sì. Vediamo perché. La persona umana, che sta al cuore della democrazia, non è più la stessa di duecento anni fa. Quel che colpisce è la forte spinta individualista che la caratterizza. Ciascuno conosce meglio ogni questione, rivendica il proprio diritto alla libertà e reclama: «io voglio poter decidere!». Questa esigenza influenza il naturale corso della democrazia, la quale affronta le scelte secondo il principio di maggioranza, lasciando indietro la minoranza. Ne paga le conseguenze la coerenza della società. Tuttavia tale spinta individualista diventa un elemento della vita sociale che non può più essere messo da parte. Ma come considerarlo?
L'individualismo è inevitabile
Di che cosa è fatta questa vita individuale? Le nostre capacità, le nostre preferenze, i nostri punti di vista sul mondo e sull'essere umano, sulla tecnica, le nostre scelte di vita, il nostro impegno, sia al lavoro che nelle attività del tempo libero, le nostre qualità manuali o intellettuali, anche le nostre emozioni, gli amori, le gioie, le sofferenze... La vita individuale è la sorgente di tutti gli impulsi creativi nella nostra società. Eppure questa via individuale vede che il suo slancio viene bloccato dalla natura stessa del processo democratico, con la sua gestione parlamentare in cui decide la maggioranza, insomma, bloccato dall'inerzia che caratterizza ogni gestione collettiva, persino quando è animata dalla migliore buona volontà.
Le democrazie possono però segnare una nuova tappa del loro sviluppo dando maggiore spazio alla libertà individuale. Il più importante compito dello Stato e delle istituzioni democratiche è quello di rispettare la dignità delle cittadine e dei cittadini, di favorire le condizioni per una comprensione reciproca attraverso una costituzione e leggi adeguate, e di proteggere la popolazione con la polizia, eventualmente con l'esercito.
Lasciar andare
Lo stato dovrebbe concentrarsi su questi compiti essenziali, ritirandosi a poco a poco dalla gestione e dalla pianificazione di quanto riguarda la vita individuale. In questo caso le scuole, dalla scuola elementare fino all'Università o a qualunque corso di formazione, la ricerca scientifica e la creazione artistica, inoltre tutto tutto quanto abbia a che vedere con la salute, e così anche il settore delle comunicazioni, lo sviluppo e la condivisione delle idee non sarebbero più gestite e finanziate dallo stato, bensì organizzate direttamente da coloro che sono attivi nei rispettivi settori – gli insegnanti, i ricercatori, gli infermieri e gli artisti – giacché sono essi stessi a immediato contatto con la realtà del loro contesto.
Lo Stato dovrebbe compiere un passo simile anche in un altro settore, ritirandosi dalla gestione e dalla pianificazione di beni e servizi. La crisi che viviamo attualmente mostra che l'approvvigionamento alimentare ed energetico, oppure la gestione della crisi climatica non posssono essere materia di un solo stato. Per problemi di questo tipo la posta in gioco supera ampiamente gli interessi locali. L'impegno deve essere definito su una scala continentale o addirittura globale. Anche in questo ambito lo stato deve tirarsi indietro e affidare la responsabilità a istituzioni fondate proprio per prendersi cura delle risorse del pianeta e dei bisogni di tutti gli uomini.
Prospettive
La necessaria evoluzione dello Stato democratico consiste nell'accordare, sul proprio territorio, una crescente autonomia a tutto quanto riguarda l'individuo e tutte le forme di cultura che spontaneamente nasceranno dalle iniziative stesse non appena esse saranno libere dal giogo dell'amministrazione democratica, e nell'accordare un'autonomia crescente alla vita economica, il cui compito sarà di provvedere ai bisogni di ognuno.
Marc Desaules, fondatore di FondsGoetheanum
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