FondsGoetheanum: Mucca

Si, voglio contribuire ad un'agricoltura sostenibile!

Ci dobbiamo confrontare con una crescita costante delle temperature globali e con le sue conseguenze – per esempio lo scioglimento dei ghiacciai. I paesaggi e il clima cambiano. Le sfide di fronte alle quali si trova la produzione agricola si moltiplicano. La sicurezza alimentare è in pericolo. L'allarme lanciata dal Rapporto mondiale sull'agricoltura del 2008, secondo il quale « non si può più continuare in questo modo! », non può più essere ignorata. C'è bisogno di personalità politiche, di commercianti e di consumatori che incoraggino – insieme con gli agricoltori – una nuova politica alimentare. C'è bisogno di un nuovo approccio, di un'agricoltura che impedisca l'erosione del suolo, che ne mantenga costante la fertilità. L'agricoltura biodinamica è tesa a svilupparla!

Le vostre donazioni sostengono la ricerca svolta in questo senso.

Un caloroso ringraziamento per la vostra donazione all'IBAN: CH06 0900 0000 1074 9020 0

 

 

 

Un gregge per la terra

La fattoria ideale è un organismo. Il cuore del podere di Lena e Cäsar Bürgi, nel Giura del cantone Soletta, è un gregge di mucche da latte per vitelli. L'articolo seguente descrive come le mucche contribuiscano alla sua prosperità.

Consideriamo le nostre mucche da vitello come cardine dell'organismo agricolo che è la nostra fattoria. La nostra azienda biodinamica, situata sulle prime pendici del Giura del cantone di Soletta, con una superficie coltivabile situata tra i 750 e gli 850 metri s.l.m., significa qualcosa di più di un'azienda produttiva. Noi la organizziamo come fosse un organismo, risvegliata alla vita attraverso lo scambio metabolico dei suoi diversi elementi costitutivi che ne fanno un tutto.

Buascia bovina. La sua metamorfosi agisce come catalizzatore, aumenta la fertilità del suolo e la biodiversità.

L'allevamento bovino nella sua forma più elevata

Come detto, al centro ci sono le mucche ruminanti con i loro vitelli, le giovenche e il toro. Questo è ai nostri occhi l'allevamento bovino nella sua forma più elevata. I nostri animali mangiano solo foraggio prodotto nella nostra fattoria. In questo tipo di allevamento, essi sono in un contatto diretto con il suolo e con l'ambiente. Mangiano le piante foraggiere, lasciandone alcune qua e la, così che queste possano maturare i loro semi e renderli all'ambiente circostante. Il passaggio degli animali sull'erba ne stimola la crescita e contribuisce a rinnovare la prateria.
Tale collaborazione viene perfezionata dall'evacuazione separata degli escrementi e dell'urina, alla temperatura corporea. In questo modo si ottiene il migliore dei concimi e la formazione di humus terricolo più sostenibile e a lunga durata che si possa desiderare. Facendo pascolare le bestie sulle praterie possiamo sostenere e sviluppare la fertilità del suolo.

Metamorfosi di una buascia

Abbassiamoci presso una di queste buascie sul prato e osserviamola per un po'. Se lo facciamo, scopriamo come la vita la attraversi dall'alto in basso trasformandola, degradandola, e come il suolo poco a poco se ne appropri. Si gettano su di essa insetti, vermi, funghi e infine batteri, godendosi la pensione completa offerta loro dalla buascia. Le cornacchie (e purtroppo anche i cinghiali) sanno che esse offrono sempre un banchetto in cui troveranno sempre qualcosa da mangiare. La buascia è un biotopo straordinario, qualcosa che diventa piano piano terreno attraverso questa interazione continua tra innumerevoli organismi. Per noi, questa fertilizzazione naturale è la migliore.
Quando stiamo in mezzo al gregge e lo osserviamo, notiamo che la mucca è inseparabile dal panorama dei pascoli. Lungo secoli, il paesaggio è stato plasmato dalle mucche, le capre e le pecore. Tutto cominciò con la sedentarizzazione di cacciatori e raccoglitori, i quali diradarono le foreste, addomesticarono gli animali e cominciarono a coltivare il suolo.
Poco a poco, i contadini poterono portare al mercato ciò di cui non necessitavano per il proprio sostentamento, nutrendo altre persone, che ebbero così la possibilità di dedicarsi ad attività diverse dall'agricoltura. Ciò permise la divisione del lavoro, che noi consideriamo oggi come dato ovvio del nostro mondo. Alla sua origine vi furono i bovini.

L'azienda agricola di Lena & Cäsar Bürgi nel Giura del cantone Soletta. Un organismo.

Utilizzare i prati con saggezza

È così che cerchiamo di lavorare ancora oggi. Vorremmo ottenere buoni profitti sulla nostra superficie agricola e allo stesso tempo mantenerne la fertilità, ciò che per noi è altrettanto importante. Vogliamo assicurare alle prossime generazione una base per potersi stabilire su un suolo fertile.
Nella nostra fattoria di montagna, nella prateria pascolano, accanto ai bovini, anche caprini, equini, polli e suini. Ogni specie ha i suoi bisogni e un comportamento particolare per alimentarsi nei prati. Il nostro compito in quanto contadini consiste nell'assicurare, attraverso un'adatta gestione, un buon equilibrio tra queste diverse necessità. Una collaborazione armonica di queste specie animali e una gestione degli spazi che tenga presente il benessere della vegetazione favoriscono la biodiversità di questa parte del paesaggio che noi abitiamo.
Tale sinergia con gli animali, in particolare con le mucche, tiene per noi sempre aperta la possibilità di utilizzare alcuni appezzamenti per la coltivazione o per l'orto. In ogni caso ciò è possibile solo in parte, giacché nelle regioni montagnose la possibilità di coltivare vegetali è in molti casi limitata. I terreni in forte pendenza o quelli con un suolo poco profondo, dove la roccia quasi affiora sul terreno, si possono coltivare cereali, patate e verdure, ma solo a prezzo di maggior fatica. Mancano braccia disposte ad un simile lavoro, fisicamente molto impegnativo.

È necessario un cambiamento

Le verdure e i cereali, invece, li coltiviamo con gioia sulle superfici adeguate. Qui possiamo notare che le piante crescono sane e vigorose sui prati che usiamo in rotazione, coltivandovi per un anno verdure e un anno cereali. Le piante non hanno bisogno di esser protette dalle lumache, crescono floride senza fertilizzanti biologici acquistati e di origine animale, sulla qualità dei quali ci interroghiamo spesso con qualche dubbio – quelli che vengono invece spesso utilizzati nell'agricoltura specializzata.
Dopo l'anno a cereali, riportiamo l'appezzamento a prateria e iniziamo così una nuova fase. La mucca, o meglio la mucca da pascolo e tutti gli altri animali della fattoria che vi pascolano, danno un contributo essenziale alla coltivazione di questi cereali e vegetali.

I clienti, membri dell'organismo agricolo

L'organismo dell'azienda agricolo può essere esteso anche i clienti che acquistano i nostri prodotti. Non sono così vicini al ritmo del nostro microcosmo contadino sul Giura come le persone che vivono nella fattoria. Noi stessi mangiamo ciò che qui cresce e prospera. La nostra fattoria così diversificata ci offre una grande varietà nel menù – certo raramente tale varietà è costante, dal momento che i rendimenti sono diversi di anno in anno.
È quanto vorremmo mostrare anche ai nostri clienti. Perciò tentiamo di avvicinarli alla fattoria, di mostrare loro il modo in cui si realizza la nostra produzione, li invitiamo a portare con sé quanto la fattoria offre in quel momento e a divenire così parte di questo organismo.
In questo modo gli altri hanno la possibilità di programmare un software, di prendere il bus, di regolare il pagamento delle imposte, di farsi regolare gli impianti dentali, di occuparsi dei loro anziani e di educare i bambini. All'origine di questo mondo pieno di così svariate attività c'è la mucca. Ad essa va tutta la nostra gratitudine.

Lena e Cäsar Bürgi, Holderbank

©Getty Images