I punti essenziali della questione sociale (o.o. 24), la quinta ristampa del testo fondamentale del pensiero sociale di Rudolf Steiner con in più Pensieri in tempo di guerra, uno dei due ultimi scritti non ancora pubblicati in italiano.
Triarticolazione sociale
Rudolf Steiner ha descritto la vita dell'organismo sociale dividendola in tre elementi. Egli non fu il primo ad osservare una triarticolazione della società (Platone, Adalberone di Laon, Gerardo di Cambrai, Montesquieu, Comte). Lontane origini ha anche la considerazione dell'essere umano come essere tripartito in corpo, anima e spirito. Rudolf Steiner formulò però la tesi secondo la quale i membri dell'organismo sociale (e cioè la vita spirituale, la vita giuridica e la vita economica) devono svilupparsi autonomamente, ciascuno secondo i propri principi. Tali principi erano stati intuiti ed espressi già durante la Rivoluzione francese: libertà, uguaglianza, fraternità.
I tre membri dell'organismo sociale si distinguono anche nelle loro sfere d'azione: la libera vita spirituale è legata alla libertà dei singoli individui; la vita giuridica, basata sul principio dell'uguaglianza, si svolge in una dimensione nazionale; la vita economica, basata sul principio della fraternità, ha una dimensione planetaria. Se le tre sfere potessero svolgere la loro vita ognuna autonoma dalle altre, maturando i loro frutti ciascuna secondo la propria natura, allora esse si completerebbero tra loro formando un cosmo articolato e non monolitico.
Più di cent'anni sono passati da quando Rudolf Steiner scrisse I punti essenziali della questione sociale, tuttavia la sua analisi non ha affatto perduto importanza. L'umanità si trova anche oggi posta di fronte alla questione sociale, formatasi nelle sue linee fondamentali all'inizio del ventesimo secolo. Le dinamiche di fondo, tuttavia, non sono più le stesse. Perciò bisogna cercare possibilità attuali per rendere libere la vita spirituale e quella economica e raggiungere una vita giuridica autonoma. Una chiave importante in questo senso è oggi la nostra comprensione e il nostro rapporto con il denaro, che Steiner descrisse come una forma di contabilità.