
“Gli organismi benefici aiutano a decimare naturalmente i parassiti come gli afidi”
I sistemi di coltivazione biologica aumentano sia la varietà in superficie (erbe avventizie) sia la varietà degli animali e dei microrganismi del suolo.
Il futuro dell'agricoltura
Per 46 anni gli scienziati dell'esperimento di lunga durata DOK hanno analizzato gli effetti dei sistemi agricoli più comuni in Svizzera. Per la prima volta i risultati di questa ricerca riconosciuta giungono al grande pubblico. Il messaggio è chiaro: l'agricoltura biologica, e in particolare l'agricoltura biodinamica, è l'agricoltura del futuro. Solo queste due assicurano a lungo termine la sostenibilità del nostro suolo, e quindi la sua fertilità. La loro gestione rispettosa del suolo e delle piante preserva la biodiversità necessaria all'uomo e alla natura, la qualità dei generi alimentari e un equilibrio sano. Inoltre il sistema biologico richiede meno risorse e risulta molto efficiente.
Il sistema biodinamico (Demeter) si distingue significativamente dagli altri su tre punti: è l'unico ad aumentare regolarmente l'humus nel terreno nel corso degli anni, i suoli sono più ricchi di vita e l'effetto sul clima è molto più basso. Per comprendere questi cicli è necessario portare avanti la ricerca.
Un caloroso ringraziamento per la vostra donazione all'IBAN
CH06 0900 0000 1074 9020 0
Maggiore biodiversità

Testo: Dr. Hans-Martin Krause, Dr. Paul Mäder, Dr. Andreas Fliessbach, tutti del FiBL
Insieme all'adattamento al cambiamento climatico, alla regolazione del ciclo biogeochimico dei nutrienti e alla sicurezza alimentare, la perdita di biodiversità è una delle questioni più urgenti per il settore agricolo. L'agricoltura è il principale motore della perdita di biodiversità e i fattori principali sono l'espansione dei terreni agricoli, dalla quale consegue la perdita di habitat naturali, e l'intensificazione della produzione agricola attraverso l'uso di pesticidi e di fertilizzanti.
Nel misurare la biodiversità nello studio DOK, ci concentriamo sulle specie il cui raggio di mobilità non supera significativamente le dimensioni dell'appezzamento. Di conseguenza, le informazioni su cui lavoriamo si limitano ai microrganismi e agli animali o insetti del suolo che trascorrono un periodo della loro vita nel suolo o sulla sua superficie.
A causa dell'assenza di erbicidi, la diversità delle piante e anche il patrimonio di semi delle erbe infestanti che le accompagnano sono significativamente più elevati nei sistemi biologici rispetto a quelli convenzionali. Tuttavia, ciò si accompagna a una maggiore pressione delle erbe infestanti nei sistemi biologici. Ma la flora dei seminativi fornisce anche funzioni preziose e le piante da fiore, in particolare, contribuiscono positivamente alla biodiversità della fauna nei sistemi biologici.
Ragni e insetti come coleotteri terricoli e coleotteri dalle ali corte sono circa due volte più comuni nei sistemi biologici rispetto a quelli convenzionali. Oltre all'assenza di insetticidi, tali specie predatrici approfittano nei sistemi biologici anche della popolazione vegetale meno serrata, con più luce, e con più infestanti residuali. Questi insetti benefici contribuiscono a decimare in modo naturale parassiti come gli afidi, ad esempio sul grano.
Un habitat completamente nuovo* all'interno del suolo
Ma anche nel suolo si sviluppa un habitat completamente nuovo, in cui è possibile trovare una straordinaria varietà di specie. Già un primo studio del DOK dimostra che la quantità e la diversità di specie dei lombrichi è significativamente maggiore nei sistemi biologici.
I lombrichi, infatti, allentano il terreno, facilitano l'infiltrazione dell'acqua piovana attraverso le loro tane, prevenendo così l'erosione e mescolando i residui delle colture e il letame nel terreno attraverso la loro attività di alimentazione. Ciò che rimane sono i cumuli di lombrichi, che si tengono bene insieme quando piove e sono molto ricchi di sostanze nutritive. I lombrichi decimano anche le spore di funghi dannosi, contribuendo così alla salute del suolo. In gergo tecnico, i lombrichi sono anche chiamati “ingegneri ecologici” per le loro numerose funzioni.

Importante il ruolo dei funghi micorrizici
Anche le dinamiche della struttura comunitaria dei microrganismi del suolo sono strettamente legate a quelle delle piante e degli animali del suolo; nello studio DOK è stato identificato un microbioma diverso per ogni sistema. L'interazione dell'immenso numero di organismi garantisce le numerose funzioni che essi svolgono nel suolo, come il riciclo dei nutrienti e il le strategie tese a ridurre gli effetti della siccità e dell'umidità.
Il microbioma è il materiale genetico (DNA) di tutti i batteri e funghi presenti nel suolo. I batteri sono più fortemente influenzati dall'intensità della concimazione, i funghi più dalle differenze di sistema. Ci sono specie di funghi, in particolare, che possono formare simbiosi con le piante coltivate e quindi avere un effetto positivo sull'assorbimento dei nutrienti e sulla salute delle piante. I cosiddetti funghi micorrizici sono stati trovati in maggior numero e diversità nei sistemi biologici. Ciò può essere attribuito alla riduzione dell'uso di fungicidi e fertilizzanti. Le piante coltivate traggono beneficio dai funghi micorrizici, in quanto utilizzano la loro rete ifale ampiamente ramificata (filamenti fungini) per accedere a sostanze nutritive difficili da ottenere, come il fosforo nel terreno.
Le ultime indagini condotte nell'ambito della sperimentazione DOK dimostrano che i microrganismi dei biosistemi sono meglio collegati in rete. Mentre sono specializzati nell'accumulo di proteine nelle coltivazioni convenzionali, nei sistemi con letame e liquami essi hanno un maggiore potenziale di scomposizione dei composti complessi del carbonio. In conclusione, il lavoro svolto nella sperimentazione DOK dimostra che l'aumento della biodiversità del suolo nei sistemi biologici ne supporta le funzioni e può quindi mitigare gli impatti ambientali negativi delle pratiche agricole.
* In biologia si intende con habitat uno spazio vitale determinato da specifici fattori abiotici e biotici, legato a una particolare specie animale o vegetale o a gruppi di specie.







