La nascita del movimento antroposofico (1902-1913)
Il contenuto di pensiero dell antroposofia si costituì in particolare tra il 1902 e il 1909. Durante la prima fase, Steiner operò quasi esclusivamente attraverso penna e parola. Da principio la sua attività di conferenziere si svolse soprattutto a Berlino. In seguito fu invitato, sempre più frequentemente, a parlare in altre città della Germania ed anche all'estero. Tuttavia non si può dire che la sua cerchia d'azione si fosse molto estesa.
È questo il periodo in cui vedono la luce le principali opere del filosofo.
Le opere principali
Il primo libro fu Teosofia. In quest'opera, apparsa nel 1904, Steiner compie il primo tentativo di descrivere la natura soprasensibile dell'uomo e i suoi legami col mondo dello spirito. L'autore non vi fa altro appello al lettore se non quello di servirsi della propria cosciente facoltà di percezione e di esercitare il proprio pensiero libero da pregiudizi.
Un esempio particolare della sua maniera di esporre le cose ci viene dato nella seconda parte del libro dove Steiner percorre pazientemente con il lettore, passo per passo, ardui nessi di pensieri e lo porta ad ammettere, almeno come possibile, una grande prospettiva: che lo spirito umano ha bisogno per la sua stessa evoluzione di ripetute vite terrene, e che porta con sé, in ogni incarnazione, i frutti delle vite precedenti.
Innanzitutto Rudolf Steiner espone le idee della reincarnazione dello spirito e del karma (come necessità del destino), poi accenna all'indagine spirituale che gli ha fornito prove innegabili della loro realtà.
In un altro libro di importanza fondamentale, Come si consegue la conoscenza dei mondi superiori, viene descritto il metodo, gli esercizi e le prove da affrontare sulla strada dell'iniziazione. Nelle scuole misteriosofiche dell'antichità, i principi dello sviluppo spirituale venivano comunicati oralmente dal maestro ai discepoli, che erano poco numerosi e scelti con cura. Tale consuetudine fu mantenuta per molto tempo anche dopo l'era antica. Rudolf Steiner si assunse la responsabilità di rendere finalmente pubblico ciò che era stato così lungamente «occulto», rivolgendosi a tutti gli uomini: «in ogni uomo sono latenti quelle facoltà che possono portare alla conoscenza dei mondi superiori». Importante notare che le comunicazioni fatte in questo libro hanno mantenuto il tono di consigli intimi, di suggerimenti personali. Alla fine del libro, Steiner invita a considerare l’opera come un colloquio tra autore e lettore. Il colloquio fa riferimento alla libera capacità di discernimento dell'uomo e sostituisce le antiche forme di istruzione orale che tenevano il discepolo subordinato al maestro («guru»).
Nel 1909 pubblica Scienza occulta, «per cosi dire un compendio di quanto, fino ad allora, aveva trovato espressione nel movimento antroposofico», come lo avrebbe descritto anni dopo. Il titolo del libro non indica una scienza in qualche maniera occulta, poiché una simile scienza non sarebbe più occulta dopo una sua pubblicazione. Egli si propose di esporre fatti che, in generale, rimangono occulti, nascosti, ai sensi ordinari.
Il capitolo più lungo rappresenta un tentativo di descrivere l'evoluzione del mondo tale come essa si presenta ad una coscienza che ha superato i limiti dello spazio e del tempo. Alla luce delle ricerche spirituali, Rudolf Steiner chiarisce epoche ed avvenimenti su cui l'astronomia, la geologia, la biologia e la storia ordinaria sono comunemente ridotte ad enunciare delle ipotesi. Steiner non prescinde affatto dai dati raccolti dagli scienziati, che egli profondamente rispetta, né a quei dati si oppone con arbitrarie contraddizioni. Il suo proposito fu quello di approfondire la comprensione della terra e dell'uomo, dimostrando come essi siano stati originati da un cosmo divino spirituale. Con la Scienza occulta il pensiero antroposofico fu esposto ormai nei suoi tratti essenziali.
Le conferenze sui Vangeli
Appartengono ancora a questo periodo i cicli di conferenze dedicate ai Vangeli; cicli che occupano un posto centrale nella vasta opera di Rudolf Steiner. Quelle conferenze furono tenute per insistente sollecitazione di numerosi membri della società teosofica tedesca, cui stava molto a cuore il cristianesimo. Steiner mostra come i Vangeli non volessero esporre una biografia nel senso comune della parola. Egli fece vedere che in essi il Cristo viene descritto come un essere divino, che dopo aver vissuto nel corpo di Gesù di Nazareth, dal battesimo del Giordano fino alla morte sul Golgotha, impresse all'evoluzione non solo dell'umanità, ma della terra e del cosmo intero un nuovo grandioso impulso. Da allora una potente forza spirituale-cosmica agisce dalla terra, ed egli, il Risorto, è per sempre unito alla sfera terrestre. («io sarò con voi tutti i giorni») Rudolf Steiner fa inoltre vedere che i Vangeli solo apparentemente espongono le opere del Cristo come fatti che hanno avuto luogo sul piano terrestre; in realtà essi additano eventi che furono naturali e soprannaturali nello stesso tempo. Con questo fu gettata una nuova luce su molti «miracoli» (come, ad esempio, la moltiplicazione dei pani e dei pesci). Rudolf Steiner sperava di rinnovare il movimento teosofico svegliando quella vera comprensione del cristianesimo mancata sino allora.
La rottura con la società teosofica
Annie Besant, direttrice della società teosofica, non aveva mai avuto un rapporto facile con Rudolf Steiner. Ciò nonostante, per qualche tempo, la loro collaborazione non si interruppe e furono superate le non lievi difficoltà che ad essa si opponevano. Annie Besant rispettò l'autonomia della sezione tedesca sino al 1912. Ella sosteneva in quel periodo la sua grande battaglia in favore di Krishnamurti, un giovane indù che la Besant presentava pubblicamente dando ad intendere che egli fosse l'individuo nel cui corpo si sarebbe di nuovo reincarnato il «Maestro del mondo» cioè il Cristo.
Il comitato direttivo della sezione tedesca chiese che la Besant si dimettesse dalla carica di presidente. Ma nel gennaio 1913 ella chiese che le fosse restituita la «Carta di Fondazione» della sezione tedesca. Ebbe luogo così la rottura definitiva tra i due movimenti. Poco tempo dopo, la sezione tedesca si ricostituì a Berlino come corpo indipendente, assumendo una denominazione nuova: quella che più propriamente le si addiceva: Società Antroposofica. Numerosi gruppi teosofici vi aderirono.
